Capita sempre più spesso che, per esempio su Facebook, ci venga chiesta l’amicizia da utenti sconosciuti, spesso bei ragazzi e belle ragazze, perchè si sa, anche l’occhio vuole la sua parte.

Molto spesso si tratta di profili falsi (profili fake) il più delle volte creati in automatico da bot (ovvero software automatici) che creano centinaia e centinaia di profili finti.

“La nuova era di account fasulli e bot automatici, in attesa dell’intelligenza artificiale. L’industria del profilo taroccato è più viva che mai. E rischia di farsi ancora più insidiosa” (da: http://bit.ly/2aTn0vC)

Non si tratta di un fenomeno nuovo, di fatto da tanti anni si parla di lotta ai profili falsi, creati spesso per obiettivi di web marketing “sporco” o per fare spam, ma alle volte anche per ingaggiare vere e proprie truffe su internet, oppure per fare trolling (un troll è un “profilo” che interagisce con altri utenti tramite messaggi assurdi, completamente fuori contesto o semplicemente provocatori ed irritanti).

Attualmente i social network sono letteralmente infestati da questi profili, e tutti i principali social (da Twitter a Facebook) hanno dichiarato guerra ai fake con l’obiettivo di ripulire la rete ed i social.

La miglior difesa resta quella di assicurarsi che il profilo (per esempio un profilo su Facebook) sia una persona che conosciamo, nel dubbio è sempre possibile guardare la timeline del soggetto che ci sta chiedendo l’amicizia, prestando sempre la massima attenzione, in particolare è fondamentale anche educare i minori ad usare consapevolmente i social!

Anche di questa tematica parliamo nei nostri incontri formativi di media-education.

Alcuni approfondimenti sul tema della sicurezza in rete, in particolare dei minori (ma non solo):